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sabato 8 marzo 2014

Le feste "comandate": Viva le Donne!

Buon pomeriggio! Oggi il tema mi sembra d'obbligo...

Passeggiando per le vie della città, oggi non si possono non notare le tonnellate di mimose - puzzolenti, diciamocelo, bellissime ma puzzolenti - che hanno invaso la città.
Simbolo per alcuni di sensibilità, ovvero ricordare le donne uccise in quella fabbrica quel lontano 8 marzo, per altri di discriminazione tra uomo e donna.
Ma come possiamo non notare le differenze tra uomini e donne? Anni ed anni di civiltà umana si basa su questo!
E come possiamo definirla una "festa commerciale" - che orrore questa definizione, suona così falsa... Un po' come i discorsi su San Valentino.
È così terribile occupare una giornata, altrimenti monotona come tutte le altre, per valorizzare le donne, l'amore? O la mamma, il papà, i nonni... Diamine, allora anche la Giornata della Memoria è sbagliata, perché aumentano i "pellegrinaggi" ad Auschwitz, Bergen-Belsen, Mauthausen e tutti gli altri luoghi degli orrori!
Perché dovrebbe essere giusto ricordare solo gli eventi tristi? E poi, in fondo, anche la festa della donna si basa su uno sterminio. Le donne hanno forse meno valore dei perseguitati dai nazisti? Io non direi; anzi, tante perseguitate erano donne. Perché allora ricordarle tutte l'8 marzo è scorretto?
A questo punto ci sarà di certo lo scassa..  che dirà: "Allora perché si comprano le mimose?"
Ma è un simbolo, tesoro mio! È un gesto di affetto e rispetto, un simbolo di ricordo del tuo valore in quanto donna! Anzi, trovo scorretto che non ci sia la festa degli uomini... Magari le donne dovrebbero comprare dei boxer nuovi! (OK scusate, mi sono lasciata trasportare...)
Signori miei, adesso, a prescindere da quanto apprezziate questa ricorrenza... Non ditemi che quando vi fanno un regalo - un bel regalo, ovviamente - voi non siete inclini al sorriso ebete da oddio-è-stupendo-grazie! C'è così tanta gioia nel fare un regalo, e così tanta nel riceverlo!
Così anche per le mimose... O i cioccolatini a San Valentino, la cravatta il giorno del papà, il cuore di peluche il giorno della mamma, il grembiule nuovo il giorno della nonna.
Ogni ricorrenza ha un suo simbolo, che può essere commerciale o meno, ma indica una valorizzazione della persona festeggiata in quel giorno - che tristezza è un compleanno senza regali? Come spiegare ad un bambino che la torta è stata dimenticata dal pasticcere, e lo striscione 'AUGURI' in soffitta?
E a tutti coloro che invece dicono "Bisogna valorizzarli tutti i giorni, non una volta l'anno" rispondo: quante volte al giorno vi staccate dal vostro smartphone e date un bacio alla nonna, portandola a fare un giro? Quante volte uscite prima dall'ufficio e preparate un dolce per il/la vostro/a compagno/a? Quante volte portate un regalo alla vostra mamma o al vostro papà, perché vi hanno messo al mondo? E quante volte vi fermate durante la giornata, a riflettere sul loro valore, su come vivreste senza di loro, a come vi hanno insegnato a vivere, giorno dopo giorno?
La festa della donna è solo un promemoria. Ma un promemoria necessario.
Buona festa sorelle, divertitevi :*
Ivy

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