. . . All you life, you were only waiting for this moment to be Free . . . * Nulla enim culpa est in somnis.

domenica 5 gennaio 2014

Dolci ricordi attuali

Buonassera buonassera!
Ecco il primo post dell'anno, only 4 you!
E auguri colleghe mie, spero che vi siate riposate abbastanza, perché il lavoro che avete fatto stanotte è nulla in confronto a quello che dovrete fare domani!
Come avete passato questa prima settimana? Spero meglio di me (sigh), perché mi sono quasi ripresa da un ricovero in casa mooolto breve in lunghezza ma mooolto lungo in sostanza.
Anche se devo dire che è stata una piccola fortuna post-cenone, ho perso subito i chiletti presi!
Sicché ho preso taaante tante coccole!
Ragazzi miei, credo che tutti almeno una volta nella vita si meriterebbero una settimana di rewind... Tornare bambini per un po'. Io quando ho la febbre (o sto male in generale) divento ancor più lagnosa del solito, la depressione ambulante: piango, tengo il muso, dormo, cose che normalmente è difficile vedermi fare. Grazie al cielo, questa volta avevo i miei genitori a casa per le vacanze di Natale: per quattro giorni sono tornata a quando avevo sette anni, a quelle piccole cose che, fra lo studio e la tanta voglia di crescere, m'ero proprio dimenticata.
Sono stata ore e ore sotto le coperte. Godevo appieno il momento in cui mi ficcavo nel piumone tutta tremante, mentre lui aveva deciso di riscaldarsi con calma, grazie al mio movimento e al mio respiro rotto dalle placche in gola.
Ho dormito con la mia mamma accanto. Le ho stretto la mano addormentandomi e mi sono svegliata abbracciandola, con la paura di attaccarle la febbre; ma lei instancabile continuava a curarmi, a misurarmi la temperatura, a bagnarmi la fronte quando arrivava a 39°, a sopportare il pupazzo tra di noi e il puzzo che emanavo (è stata un'esperienza orribile, cari i miei lettori... Sudare e non potersi lavare! Mi vergognavo di me stessa, e ora lo ammetto. Perché sono fresca e pulita ;D). E poi alzarsi dal letto - con mamma alle calcagna, peggio della CIA, per paura ch'io possa svenire in bagno - e giungere in cucina, dove il mio papà, dopo avermi spupazzata un po', mi prepara il the (che mi fa schifo a dir la verità, ma non potendo bere altro è la cosa più dolce della Terra), stanco perché all'una è dovuto scappare in Guardia Medica a prendere l'antibiotico.
Dunque mi piazzavo sul divano - con parecchia fatica visto che ero tutta rotta, testa girevole compresa; e mi avvolgevo nel plaid con le maniche di Hello Kitty come una piadina con la maionese e il tonno. Dunque arrivava il fratellino coccoloso e mi rompeva una costola in un abbraccio. Poi partiva un film alla TV. Poi tentavano di farmi mangiare e scoppiavo a piangere, così mi facevano le coccole (ma dovevo mangiare comunque); e poi sparavano medicine incredibili: gargarismi con limone, spugnature, risciacqui con aceto, acqua e sale (grazie Milena, la tortura peggiore)... Una peggio dell'altra.
Però che bello vedere mamma che arriva con la spazzola e ti sistema i capelli, papà con in mano il pentolino con la pastina col formaggino pronta a scendere giù per la gola dolorante! E scoprire che la tua amica - che odiosamente pensavi t'avesse dimenticata - in realtà aveva la tua stessa patologia, e quindi potrete scambiarvi anche il nome dei medicinali e le foto del pupazzo del cuore.
E infine, vedere che la febbre è sparita non sembra più una gioia, ma una disdetta. Perché era da un po' che non ti sentivi così coccolata... Non ne avevi tempo, non ne avevi voglia. Eppure è così semplice, ritagliarsi un po' di tempo per sé.
È stato infatti bellissimo  ottenere, malgrado fossi sana e (quasi) in forma, il privilegio di avere i capelli lavati dalle dolci mani della mia mamma, asciugati a calore e amore - ovviamente - meglio del solito.
Ah: quest'anno ho avuto un Befano che s'è alzato ore prima di me per comprarmi un bagnoschiuma. Puzzavo proprio!
La vostra Befana in convalescenza
Ivy

...Come vi sembro?

1 commento:

  1. Un giorno, spero non troppo lontano, scriverai le sensazioni fantastiche che si provano a coccolare il proprio cucciolo, pregando intanto che guarisca presto, nell'angoscia che una semplice influenza si possa tramutare nelle peggiori cose...non immagini nemmeno cosa possa passare nella testa di una mamma! Felice 2014!!! <3

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