. . . All you life, you were only waiting for this moment to be Free . . . * Nulla enim culpa est in somnis.

giovedì 10 maggio 2012

In una giornata di pioggia, mi metto nei guai

Buongiorno a tutti! Prima di andare a fare un restyling completo (anche meglio di Adele), vi propongo un bel raccontino a puntate. Spero vi piaccia! ^-^
Piove. La pioggia mi mette tristezza, tutto diviene grigio, non è il massimo.
Chiusa in casa, spulcio il mio computer in cerca di spunti per scrivere qualcosa di allegro. Ma solo disgrazie di questi tempi. Suicidi, stalking, violenze, incidenti stradali... Troppi morti.
Chiuso il computer, scivolo in cucina. Ho una voglia matta di un pò di the. 
Seduta sulla finestra, oltre il vetro bagnato, osservo una bimba con un impermeabile rosa che salta nelle pozzanghere, con i piedi dentro a stivaletti di gomma - naturalmente dello stesso colore dell'impermeabile - ed in mano un ombrellino, sbalzato avanti e indietro dal vento. Tutto quel rosa crea uno strano contrasto con l'aria grigia della giornata. E' così contenta, ride, salta, macchia il coordinato con la poltiglia marrone e fangosa, ma non le importa, lei continua, si diverte... Perché io non ci riesco? Perché devo dare peso a tutto? Perché ogni macchia sul mio impermeabile mi colpisce come un pugno allo stomaco?
Distolgo lo sguardo, puntandolo sul letto disfatto, sulla montagna di carte appallottolate a terra, sugli avanzi di parole che sembra volino nell'aria. Sono mesi che non mi viene un'idea, e pretendo ancora che la casa editrice mi aspetti. Ma loro sono stati perentori: o entro due settimane non ci porti uno stracco di testo, o ti cacciamo.
E fanno bene... Sono stufa anch'io di me stessa. 
Il the s'è raffreddato. Lo rimetto nel microonde, quando mi viene un'idea... 
Apro l'armadio, prendendo un tubino nero e un paio di décolleté dello stesso colore. Sistemo i capelli alla bell'e meglio e afferro una borsetta a caso. 
Sotto casa, lotto con l'ombrellino, poi salgo in macchina. La radio manda uno dei soliti tormentoni estivi. Cantando in un inglese pressoché maccheronico, mi fermo sotto l'edificio arancio sulla 36° strada, reso però anch'esso grigio dal temporale. Entro nello stabile accompagnata dal tacchettio delle mie scarpe sul marmo, coperto solo momentaneamente dallo sbattere del pesante portone d'ebano. Salgo a fatica le scale, per poi fermarmi davanti all'interno 3. M'attacco al campanello.
- Arrivo! - strilla una voce femminile. La porta s'apre, mostrando una splendida 45enne che si sente giovane, strizzata dentro ad un mini abito fuxia e truccata pesantemente. 
La smorfia di stupore che s'è dipinta sul suo viso sarebbe da fotografare. In 25 anni l'ho vista solo tre volte, e tutte e tre le volte era con un uomo diverso.
- Ciao mamma. Posso? -
Lei annuisce, incapace di parlare. Io entro a testa alta. Sono migliore di come vorrebbe che io fossi.
Richiude la porta e si gira verso di me. Deglutisce, e poi mi chiede:
- Cosa vuoi da me? -
- Informazioni - le dico. - Sto scrivendo un altro libro. Sai, è il mio lavoro. Uno legale che rende più acculturate le persone. Vendo le mie idee, non il mio corpo. Ma non sono qui per le prediche che tu dovresti fare a me. Ho bisogno di saperne di più sul mondo in cui lavori. E così ti propongo un patto: tu mi fai entrare nel giro, io prendo informazioni, e poi ne esci. Se necessario, chiediamo aiuto alla polizia, ma dopo non ci fai più ritorno. In cambio, io ti ospito e ti mantengo fino a quando non trovi lavoro e casa. Poi, se Dio vuole, non ci vedremo più. -
- Perché fai tutto questo? - mi domanda, sospettosa.
- Perché ho bisogno di spunti, non certo per salvarti le chiappe. Ti dovrei lasciare stare, seguendo gli insegnamenti di papà, ma purtroppo mi servi. Ci stai? -
Si vede che sta esitando. Valuta la situazione sotto ogni punto di vista. Certo, anche la mia idea non è un granché, ma dopo che sono stata appena mollata, non che non riesco più a scrivere e che vedo la mia vita che va avanti senza di me facendomi le pernacchie, ho bisogno di spunti.
- Ci sto - dice lei, con voce tremante.

Vi sta piacendo? A domani per il seguito! ;D

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