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martedì 1 maggio 2012

Assaggi di Fairy Tales

Buongiorno a tutti!!! 1° maggio, festa dei lavoratori. C'è chi festeggia, e c'è chi no. Io sto qui a lavorare x voi :P Ma lo faccio  con piacere. 
Oggi vi offro uno spunto delle mie " doti artistiche": commentatele pure!! ^-^


Sono in una stanza completamente bianca, in piedi. Entra una donna.
Con la mano calda, accuratamente tenuta e con unghie laccate di un blu acceso, mi trascina su una poltrona. Indosso un tubino di pelle nero, aderentissimo e sexy. E sono senza occhiali, né lenti a contatto. Ho una lunga coda bionda, come piace a me: riccia, fluente e setosa; il viso è liscio, sprovvisto di acne (comunemente chiamata brufoli). Sono in paradiso?
Peccato, sogno rovinato: ho un paio di scarpe col tacco 12. Preferisco di gran lunga le ballerine: sono più comode, ed evito attentati alla salute di piedi e schiena. La donna esce di scena.
Anzi no, rieccola: alta, con vertiginosi tacchi e una tunica bianca. Il viso è oscurato da una maschera bianca. Con voce sensuale, dice: - Il mio padrone vi sta aspettando.-
IL SUO PADRONE??? Ma dove sono? Non riesco a parlare e, come se una forza mi spingesse, la seguo senza fiatare.
Arriviamo in un balcone bianco, più che altro un terrazzo, fatto di granito e circondato da torrette di marmo. Ordine ionico, suppergiù V secolo dopo Cristo.
Mi avvicino al parapetto: la donna se ne è andata. Fa freddo, la temperatura dovrebbe sfiorare i 10 gradi. E io sono praticamente in top. Struscio le braccia una accanto all’altra, per riscaldarmi… Il fiato mi evapora sotto forma di nuvolette di aria … Nevica fitto … Mi gira la testa …
Poi un profumo dolciastro mi entra nelle narici, e provo una sensazione immediata di calore. Una voce calda e sensuale, che mi fa salire un brivido su per la spina dorsale, mi sussurra nell’orecchio, riscaldandomelo con l’alito caldo: - Mia cara … Perché non sei rimasta dentro? –
Tento di girarmi, o di rispondere, ma poi ci ripenso. E’ una sensazione troppo appagante per sciuparla. Lo sconosciuto, che forse tanto sconosciuto non è, mi avvinghia le braccia attorno alla vita, baciandomi i capelli. Poi, improvvisamente, sento una voce indistinta, stizzita: - Rach… Rach…
Il palazzo scompare, e al suo posto viene fuori un qualcosa di soffice, color crema…
Lo identifico: è il mio cuscino.
-Rach! Rach! Oh, insomma Rach… Vuoi arrivare in ritardo il primo giorno di scuola? Dai, Papà ti aspetta di sotto!-
Stizzita, mi stiracchio e prendo i miei fondi di bot… Ahem, cioè, i miei occhiali.
Acne: al posto. Capelli: scompigliati e pieni di nodi. Occhiali: sul naso. Ok, era solo un sogno. Magari fosse un sogno anche quello che sto fissando mezza addormentata: SONO LE 7!
Dovrei essere in piedi dalle 6!
Quant'è duro essere me...


Allora, che ne dite? Good day!! <3

La vostra Ivy

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